Lady Madonna, children at your feet!

Lady Madonna, children at your feet!
This is how I don't wanna be!

sabato 9 luglio 2011

Generazione confusa


Oggi, essendo la sottoscritta particolarmente acida nei confronti del mondo circostante, ho tirato fuori uno dei miei classici pensieri disfattisti del sabato sera (oggi è venerdì, lo so. Ma il mio orologio biologico da una settimana ha smesso di funzionare.).
"Generazione confusa", a dirla tutta, è il titolo di un libro. Però mi è sembrato adatto all'occasione, visto che il sopracitato pensiero è basato, appunto, sulle ultime generazioni che hanno lasciato un'impronta nel grande libro della storia.
Allora, paragoniamo per un momento la gioventù ad un grazioso animaletto da laboratorio, uno scoiattolino, oppure un criceto, qualcosa di piccolo e non dipendente che vive la sua piccola vita in una piccola gabbia dai piccoli orizzonti.
Negli anni Cinquanta, con il cosiddetto Baby Boom, l'animaletto ha cominciato a darsi una svegliata: insomma, ha pensato "Hey! Ma io penso! Io sono! Io POSSO!". Si è messo i vestiti a pois ed è andato al drive in con la sua rolls royce rosso fiammante. Ha ballato sulle note di Elvis. Ha ammirato Marylin Monroe.
Ma all'animaletto non bastava: cominciava a stare stretto nella gabbia. Si sentiva prigioniero, e perciò perchè non aprirsi un varco tra le sbarre? Perchè non scardinare tutto quanto, buttar via i vecchi orizzonti della gabbietta e fuggire verso un grande mondo? L'animaletto ha preso a rodere le sbarre e, indovinate!, è riuscito a metter fuori il muso! Erano in favolosi anni Sessanta: lo spirito positivo invadeva gli animi come i migranti invadono i barconi, e si parlava di pace, amore, fratellanza, felicità, uguaglianza. Gli hippy e i loro acidi cercavano un modo per scappare. Gli altri si limitavano a cambiare il mondo. Con speranza. E vestiti colorati.
Ma, ahimé, si prospettavano tempi duri per il nostro animaletto.
Gli uomini che militavano attorno alla sua gabbia un giorno si sono accorti che il piccolo tentava la fuga. E cos'hanno fatto? Con una bella manata, l'hanno spinto dentro. Mentre l'uomo si avvicinava, l'animaletto, dal canto suo, ha iniziato a preoccuparsi. Un pochino d'angoscia. Sapeva che il suo mondo stava per essere distrutto. Dunque ha ben pensato di vestirsi con abiti luccicanti, indossare zatteroni argentati e ballare nelle discoteche sognando David Bowie, e Lou Reed, e lo spazio infito, la fuga,la forma che sconfigge la sostanza. Afferrare tutto prima che sia finita. Il mondo sta per implodere.
Mentre, per l'appunto, l'animaletto ballava scatenato al ritmo degli Abba, la mano del ricercatore (perchè siamo in un laboratorio, giusto?) è arrivata a fargli ombra. Si è chiusa su di lui. E lui, ovviamente, è stato preso dal panico.
Ha morso la mano dell'uomo, l'ha graffiata, si è divincolato in tutti i modi e, magia!, così è nato il punk! Distruggere! Anarchy in the UK! Il mondo è cattivo ed io mi ribello al mondo! Non c'è più nulla da perdere!
Non c'è più nulla da perdere, ed infatti ecco che la gabbia si richiude nuovamente, con il malinconico sottofondo dei Nirvana a cullare il povero animaletto depresso. Il nostro piccolo amico è diventato un dark: la vita per lui non aveva più senso. Nulla poteva destare la sua attenzione, nulla se non la morte, la sofferenza, la filosofia. Poverino.
Ma in fondo è pur sempre un animaletto.
Ha dimenticato.
Ha dimenticato che ci sono altri orizzonti fuori dalla gabbia.
Ha dimenticato che può mordere e graffiare.
Ha dimenticato tutto.
E così è nata la mia generazione.
Peace&Love,
Lady Madonna Col Morale Sotto i Tacchi

Nessun commento:

Posta un commento